L’affettività è l’insieme delle emozioni e dei sentimenti: tutto quello che i filosofi chiamavano le ragioni del cuore, in opposizione all’intelletto e alla razionalità. Per psicosi affettiva intendiamo quindi disturbi, in eccesso o in difetto, dell’affettività: non certamente la mancanza (l’indifferenza) essendo quest’ultima tipica della schizofrenia. Depressione e mania sono i due estremi patologici dell’affettività: come tristezza e gioia sono i due estremi “normali” dell’affettività.
L’incidenza dei disturbi depressivi è clinicamente significativa, è di circa il 5% della popolazione totale.
La depressione è uno stato psicopatologico caratterizzato da disturbo dell’affettività che inibisce le normali risposte emotive, ed ostacolando il contatto dell’individuo con la realtà ne limita le capacità di adattamento al mondo esterno.
L’individuo appare triste e scoraggiato; caratteristici sono l’apatia ed un senso di incapacità di fare le cose più semplici. Ci si esprime lentamente e a fatica. L’autosvalutazione e la colpa, sono strutture fondamentali del vissuto depressivo. Anche l’inutilità è un tema centrale: la vita gli sembra inutile, come egli stesso si sente capace ed inutile. A causa di questi sentimenti è in continua angoscia, specialmente al mattino, perché rifiuta la giornata e si sente schiacciato dalle responsabilità. Ha la dolorosa sensazione di esser solo.
Gli stati depressivi si accompagnano sempre a disturbi somatici quali: l’astenia, l’insonnia, la ripugnanza per il cibo, la perdita di peso, stitichezza e il disinteresse sessuale.
DEPRESSIONE
- Psiconevrosi depressiva
- Psicosi affettiva
- Disturbo bipolare